Le detrazioni per ristrutturazione edilizia: scopriamo il Bonus Casa.
Da quasi 10 anni in Italia sono previste delle detrazioni per ristrutturazione edilizia, ovvero delle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.
Il cosiddetto “ bonus casa ” consente infatti di beneficiare della detrazione al 50% ed al 65% per le spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione.
Si aggiunge ad una serie di altre agevolazioni presenti in Italia in ambito edilizio (ecobonus, bonus facciata , bonus mobili) e con la legge di bilancio 2021 viene prorogato fino al 31 dicembre 2021 .
Cosa significa detrazioni per ristrutturazione edilizia?
Con detrazioni per ristrutturazione edilizia si intende l’agevolazione fiscale che consiste nella detrazione dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) del 50% di quanto speso per i lavori di ristrutturazione effettuati sull’abitazione.
L’immobile in oggetto deve essere esistente con destinazione d’uso residenziale .
Tre le detrazioni per ristrutturazione edilizia troviamo anche il Bonus Mobili, sempre del 50%, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe superiore alla A+.
Il bonus del 65% viene invece applicato sugli interventi che migliorano le prestazioni energetiche di un edificio, sui lavori di messa in sicurezza antisismica, sulle spese per l’installazione di caldaie a biomasse con sistemi di termoregolazione evoluti.

Chi può richiedere le detrazioni per ristrutturazione edilizia?
Tutti i contribuenti assoggettati dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno in Italia, possono beneficiare delle detrazioni per ristrutturazione edilizia. Il soggetto può essere il proprietario dell’immobile oppure il titolare di diritti di godimento sull’immobile stesso, ossia:
- proprietari o nudo proprietari;
- usufruttuari e locatari;
- soci di cooperative o imprenditori individuali (immobile non bene strumentale o merce);
- soggetti che producono redditi in forma associata (art. 5 del Tuir) come società semplici;
- familiare o convivente del possessore o detentore dell’immobile;
- l’acquirente di un immobile in possesso di compromesso.
Il detentore o il familiare convivente del possessore, ha diritto al bonus ristrutturazioni solo se sostiene le spese dei lavori (sono intestati a lui i bonifici dei pagamenti e le fatture).
Se la casa è in comproprietà ha diritto alla detrazione chi effettua i pagamenti in misura proporzionale a quanto speso.
Quali sono gli interventi detraibili?
Gli interventi che rientrano tra le detrazioni per ristrutturazione edilizia sono molteplici.
In linea di massima e per semplicità, è possibile suddividere tali interventi in due grandi categorie:
- Solo per unità immobiliari private sono detraibili interventi di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia .
- Per aree comuni di edifici residenziali è detraibile anche la manutenzione ordinaria
Non sono detraibili i costi sostenuti per la costruzione di nuovi edifici e per l’ampliamento degli edifici esistenti. In questa casistica ricadono spesso gli ampliamenti con “Piano Casa” che infatti sono esclusi dalla possibilità di detrazione fiscale.
L’elenco degli interventi detraibili è un grandissimo numero di evidenze e di interpretazioni che hanno, di volta in volta, allargato o ristretto il recinto di valutazione delle opere e degli immobili soggetti a beneficio.
Non fanno parte , tra le detrazioni per ristrutturazione edilizia, le opere interne agli appartamenti rientranti in manutenzione ordinaria , come la sostituzione dei pavimenti, dei sanitari, la tinteggiatura e l’intonacatura delle pareti, o ancora la sostituzione degli infissi tranne nel caso in cui questi interventi non rientrino all’interno di una manutenzione straordinaria.
Le spese tecniche (geometra, ingegnere, architetto, termotecnico etc.) , inerenti alla ristrutturazione, rientrano tra le fatture detraibili al 50%.
Quali sono gli adempimenti richiesti?
Per poter richiedere le detrazioni per ristrutturazione edilizia del 50% è necessario presentare una pratica edilizia in Comune per manutenzione straordinaria o ristrutturazione a firma di un tecnico abilitato iscritto ad un albo professionale prima dell’inizio dei lavori.
Invece, per la detrazione fino al 65% per l’efficienza energetica è sempre necessario l’invio di una pratica all’Enea entro 90 giorni da fine lavori e, in generale, l’asseverazione dell’intervento a firma di un professionista tecnico abilitato che verifichi la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti.
In entrambi i casi è necessario effettuare i pagamenti tramite specifico bonifico bancario (da richiedere esplicitamente alla propria banca).
La documentazione raccolta, comprese le asseverazioni a firma del tecnico incaricato, andrà poi consegnata al proprio consulente fiscale entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Arch. Enzo Razzano
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